Breve storia dell'uniforme della Royal Navy | Elle Decor

2022-09-24 14:09:46 By : Mr. Laptop Parts Speed

La divisa ufficiale della marina militare inglese è un racconto, fatto vestito, della formalità British

Accompagnato da un corteo funebre, il feretro della regina Elisabetta II è stato posto su un carro militare trainato dai 142 marinai della Royal Navy. Vista dall'alto, la compagine di giovani arruolati si è mossa da Westminsiter verso la vicina Abbazia, dove è stato celebrato il funerale, per poi giungere a Wellington Arch, ultima tappa londinese del tour commemorativo dedicato a sua Maestà, prima di fermarsi davanti al castello di Windsor. La solennità del momento è stata indubbiamente rispettata da un rigido dress code che, soprattutto durante la parata, ha visto alternarsi diverse uniformi militari.

Tra il rosso fiammante delle divise della Guardia Reale, indossate abbinate a quello strano cappello, il berrettone - alto e ricoperto di pelliccia - che in guerra doveva intimidire gli storici nemici, a smorzare la scenografica sfilata, una scia di blu profondo, quello della Marina. Calmo e rasserenante, il navy dei sailors britannici ha fatto eco alle insegne militari degli altolocati, sfoggiate come citazione del servizio prestato: prime tra tutte, quelle di re Carlo III, della principessa Anna e del principe William, capitano pilota della Royal Air Force. Esclusi dalle rappresentanze graduate, invece, Harry e Andrea, perché rinunciatari dei titoli della famiglia reale.

Ritornando sui militari a cui il Paese affida il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali e internazionali, è interessante ripercorrere la storia dell'uniforme in breve per capirne la funzione istituzionale. Introdotta nell'aprile 1748, svolse un ruolo cruciale nella famosa vittoria a Trafalgar nel 1805, condotta da Nelson. Prima di quella data, gli ufficiali indossavano quello che volevano, senza garantire alcuna uniformità tra le navi, al contrario di quanto succedeva per l'esercito, le famose "giubbe rosse". Scelto, quindi, il blu - nonostante i militari lo reputassero un colore poco marziale -, fu introdotto per l'ammigliarato un soprabito leggermente svasato, quasi a disegnare una gonna, caratterizzato da polsini bianchi e profondi.

Fin dapprincipio, la presenza di ornamenti, decori e nappe teneva traccia di nomine, status e anzianità, espediente che, ben presto, per ragioni di rango, rese la divisa un elemento imprescindibile per tutto l'ordine. Sempre più aderenti, le uniformi della marina assecondarono mode e gusti senza mai abbandonare il blu, preferendo le brache a pantaloni, ammettendo - nonostante alcuni non fossero del tutto d'accordo - le spalline (divenute obbligatorie nel marzo 1795).

Soggetta a non poche modifiche e personalizzazioni, la tenuta della Royal Navy fu standardizzata più di un secolo dopo, nel 1918. Assunto un carattere più utilitario per affrontare le guerre del Novecento, oggi il costume ufficiale della marina conta diversi modelli specifici per occasione e grado di superiorità, senza mai abbandonare la formalità e il tono cerimonioso tipicamente British. Il completo che abbiamo ammirato durante la parata organizzata per il funerale di Elisabetta II è il No. 1 dress, l'abito che il protocollo consegna alle giovani leve. Sotto la tesa del cappello bianco, una giacca dai profili asciutti incontra il pantalone nella chiusura di una cintura bianca. Mentre il colletto della camicia fa capolino sulle spalle: un po' ribelle, ma non troppo.